di Raffaele Lisco.
In mezzo a tanti dispiaceri, a volte, si nascondono anche piccole (o grandi) soddisfazioni professionali che aiutano a tenere viva la propria autostima. Nemo Propheta in Patria.
Non era difficile prevedere che, fin dall’inizio della mia avventura da informatore locale, dopo aver superato l’indifferenza iniziale e gli sfottò di quelli che si domandavano dove avrei preso le notizie in un luogo considerato più morto che vivo (…), una volta esplosa mediaticamente la mia prima testata, GradoSpia.com, sarebbero iniziati i guai che si autoprocurano quelli che insidiano poteri consolidati.
Da più di otto anni, ormai, sono abituato agli insulti degli ometti che definiscono il mio “lavoro” (che Dio mi perdoni…) le diffamazioni di “…un blogger della domenica…” (che però li castiga anche gli altri giorni della settimana…), così come ho fatto il callo a quelli che mi dileggiano per il titolo di “giornalista” (ridacchiando sotto i baffi), giocando sul fatto della mia non iscrizione all’Albo specifico. Per scelta.
Nonostante ciò, ho continuato a tirare dritto per la mia strada e fidelizzare un numeroso pubblico di lettori quotidiani, senza minimamente curarmi dei commenti di soggetti incapaci di mettere in fila due congiuntivi, figurarsi scrivere un articolo di gradimento popolare. Diversamente dai mie detrattori “letterati”, di articoli ne ho scritti a migliaia e più di qualcuno ha suscitato grande interesse (al punto di essere copiato di sana pianta…) presso le testate dove lavorano i miei “colleghi” (chiedo scusa per il paragone) dotati di regolare tesserino.
Non è bastato per convincere quelli che nemmeno se vincessi il Pulitzer accetterebbero la realtà ma, per fortuna, in questi anni di “disonorato servizio”, oltre ad aver fatto scoppiare fegati “onorevoli”, aver demolito falsi profili di “spessore” e smascherato altarini altrimenti rimasti nascosti, mi sono guadagnato la considerazione di numerosi amici e colleghi “titolati” (più o meno), professionisti dell’informazione a tutto tondo che, oggi, fanno a gara per invitare ai loro incontri il “lurido diffamatore”, quello che “…non lo caga nessuno…” e “…il povero fallito che scrive solo cazzate…” (Cit.).
Curioso che un millantatore siffatto, uno “pericoloso come una puzzetta allo stadio”, il meno del meno del meno, riesca comunque a terrorizzare qualsiasi notabile, anche solo giocando ad “avvisarlo” che il prossimo Editoriale avrà il suo nome come protagonista esclusivo. Oggi non esiste personaggio della vita politica regionale (e non) che preferisca evitarsi la satira dello Spione Capo, magari minacciandolo “simpaticamente”…
Recentemente, il mio raccontare la Cronaca Locale è arrivato agli occhi di personaggi nazionali e internazionali, produttori televisivi di primario livello i quali, ottenuti i miei recapiti, hanno voluto contattarmi e chiedere la mia collaborazione come referente locale per progetti giornalistici mirati. La RSI (Televisione della Svizzera Italiana – ndr), vorrebbe – per esempio – la mia consulenza in loco per una serie di documentari turistici.
Anche Mediaset, il mio vecchio “datore di lavoro” di un tempo, attraverso la redazione di Rete4, ha chiesto di poter essere supportata dal sottoscritto per alcuni servizi sui quali non posso (e non voglio) rivelare alcunchè. Mancano alcuni dettagli concessionari e più avanti, forse, ci saranno novità interessanti anche per Grado…
Tutto questo per togliermi la piccola soddisfazione di dimostrare a persone che preferiscono pescare nelle “agenzie di stampa” esterne, s’inventano Bandi di Gara farlocchi e umiliano professionalmente il “materiale” umano già residente in casa (non solamente il sottoscritto…), pur di non ammettere gli errori di valutazione cocciutamente mantenuti, che la figura dei cioccolatai, alla fine, la fanno solamente loro.
Non importa, per me conta solo il giudizio di chi vale veramente.
Nemo Propheta in Patria.
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